Denti decidui: i tempi della dentizione e il trattamento della sintomatologia – Articolo elaborato da Dott. Daniele Parrello Prof a c. Università dell’Insubria – Varese Medico Chirurgo

Per dentizione decidua ci riferiamo ai denti da latte, ovvero dei dentini che erompono verso i 6-8 mesi, fino ai 30 – 36 mesi. Dieci denti per arcata che poco alla volta, a partire dai 6 anni, verranno poi sostituiti dai denti permanenti.

LA DENTIZIONE PERMANENTE

 Tra i 6 ed i 12 anni circa, nostro figlio sarà in una condizione cosiddetta di dentizione mista, ovvero avrà in bocca sia denti da latte che permanenti. Dai dodici anni in poi presenterà solo denti permanenti. In particolare :

  • intorno ai 6 anni erompono i primi molari,
  • tra i 6-7 anni gli incisivi centrali,
  • tra i 7-8 gli incisivi laterali,
  • a 9 anni i primi premolari,
  • tra i 9-11 anni i canini,
  • tra i 10-11 anni i secondi premolari,
  • a 12 anni circa i secondi molari

COME COMPORTARSI SE NON SPUNTANO I DENTI DEFINITIVI

I tempi di eruzione dei denti definitivi possono variare moltissimo da bimbo a bimbo, per cui non ci si deve preoccupare se dopo la caduta di un dente da latte il dente definitivo dovesse tardare a spuntare. E’ però consigliabile dopo qualche mese sottoporre il piccolo paziente ad un controllo dal Medico Odontoiatra. Lo Specialista richiederà un esame radiologico delle arcate dentarie per poter valutare la presenza o meno di tutti gli elementi dentari permanenti e intercettare le cause di un eventuale ritardo eruttivo per potere elaborare una diagnosi completa ed un eventuale piano di trattamento personalizzato.

 

ANOMALIE DI ERUZIONE: COME POTERE INTERVENIRE

 Agenesia

 L’ agenesia dentale indica la mancanza di uno o più denti definitivi. Colpisce circa il 7% della popolazione. L’elemento che in percentuale risulta più spesso mancante è l’incisivo laterale superiore.

 

Soluzioni :

  • la chiusura dello spazio con la terapia ortodontica
  • l’inserimento di un dente in ceramica su impianto in titanio
  • l’inserimento di un ponte classico oppure adesivo chiamato “Maryland”
  • la modifica della forma dei denti presenti, camouflage, con delle faccette in ceramica
  • aggiunta di materiale composito

 

Anchilosi

 Con il termine anchilosi in ambito medico si indica la mancata possibilità del dente di muoversi e compiere correttamente il processo di eruzione dall’osso mascellare che, talvolta, può dipendere addirittura dall’assenza del legamento parodontale.

Nel caso di anchilosi, il Medico Odontoiatra potrà valutare la tipologia di trattamento odontoiatrico da seguire in base all’età del paziente e alla complessità dello specifico caso clinico.

Nelle anchilosi dentali, il dente è a contatto con l’osso alveolare con obliterazione del legamento parodontale, che può causarne l’infossamento. L’anchilosi può interessare sia i denti da latte che quelli permanenti, e può manifestarsi in qualsiasi momento durante l’eruzione.

  • Anchilosi parziale del dente

 

Nei casi in cui l’anchilosi del dente sia parziale si procede, di solito, con la sublussazione-lussazione del dente, per poi avviare un trattamento ortodontico che aiuti l’elemento dentale a trovare la sua giusta collocazione nell’arcata dentaria.

 

  • Casi complessi di anchilosi

Alcuni casi clinici, relativi all’anchilosi, possono essere trattati esclusivamente con l’estrazione del dente anchilosato. In pazienti pediatrici, in cui la patologia riguardi i denti decidui, l’estrazione del dente affetto da anchilosi permetterà il successivo sviluppo dei denti permanenti a cui può essere affiancato un trattamento ortodontico per il corretto collocamento del dente emergente.

L’anchilosi del dente può interessare sia la dentizione decidua che quella permanente.

Quando il dente anchilosato è un dente permanente, si può optare per un complesso intervento chirurgico di osteotomia, finalizzato a riposizionare il dente anchilosato in arcata senza sacrificare l’elemento dentario oppure, oppure in mancanza di alternative, procedere con l’estrazione del dente.

Trattandosi di dentizione permanente, il dente estratto potrà essere sostituito con un intervento di implantologia quando il paziente avrà raggiunto la maturità scheletrica, ossia quando mascella e mandibola avranno ultimato il loro processo di sviluppo.

 

DENTI INCLUSI

Si parla di dente incluso, o anche dente ritenuto, quando il dente si trova interamente all’interno della gengiva, invece che fuoriuscirne in parte, come dovrebbe essere in natura. Possono subire inclusione dentale i denti del giudizio (molto spesso) ma anche i canini o i premolari.

L’inclusione dentale è generalmente collegata ad una mancanza di spazio per i denti. Questa, a sua volta, può essere conseguenza di diversi accadimenti :

  • palato stretto e malformazioni congenite
  • affollamento dentale e denti storti
  • perdita precoce dei denti da latte: se i dentini cadono troppo presto e il dente definitivo non è ancora pronto a spuntare, il suo spazio viene occupato e ciò ne blocca lo sviluppo
  • anchilosi dentale

Può accadere che i problemi di inclusione dentale si manifestino quando è ancora presente la dentizione da latte (decidua). Certamente una diagnosi tempestiva del problema, consentirebbe di agire in anticipo per permettere ai denti definitivi di erompere senza difficoltà. Nei casi più gravi, si potrebbe procedere all’estrazione precoce dei dentini, per creare lo spazio necessario. L’alternativa, meno invasiva, sarebbe rappresentata dall’ortodonzia intercettiva.

 

Denti sovrannumerari

 I denti sovrannumerari sono denti in eccesso che possono nascere in un qualsiasi punto del cavo orale e che peggiorano sensibilmente la salute della bocca di chi è affetto da questa patologia, il cui nome scientifico è iperdontia, ovvero in eccesso rispetto alla normale configurazione dentaria che, normalmente, prevede 20 denti decidui – da latte e 32 denti permanenti – definitivi.

In base alla posizione dei denti sovrannumerari, al loro numero, al rapporto con i denti adiacenti e all’età del bambino stesso, verrà studiata e valutata la soluzione più adeguata. Si potrà ricorrere per tempo ad una terapia chirurgica ovvero all’estrazione del dente sovrannumerario.

Dott. Daniele Parrello
Odontoiatria Multidisciplinare e Ortognatodonzia

Via Renato Cuttica 52 – 20025 Legnano (Milano)

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tel.0331.544886 – fax.0331.590522

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